LINUX per tutti, tutti per UNIX


Ma come è nato LINUX?

La risposta affonda le radici nella preistoria dell’information-technology e ha come primo protagonista il Progetto GNU opera di Richard Marshall Stallman l’ultimo degli hacker del MIT creatore della Free Software Foundation.

Lo scopo della Fondazione era ed è quello di “eliminare le restrizioni sul diritto della gente a utilizzare, copiare, modificare e ridistribuire il software” in quanto frutto della creatività e dell’ingegno umano creando – almeno questo era uno dei punti d’arrivo – un sistema operativo liberamente utilizzabile, aderente agli standard dei sistemi aperti e migliore della concorrenza.

Parallelamente, anche il mondo dell’impresa stava sviluppando una visione strategica per superare gli ostacoli posti dall’eccessiva presenza di software e sistemi proprietari. Nel 1987, grazie innanzi tutto al lavoro di Vittorio Cassoni, manager di altissimo livello – non solo professionale – di AT&T e di Olivetti, quest’ultima aveva lanciato dall’Italia un gigantesco progetto basato sull’idea di “Open System Architecture”. L’idea alla base del progetto era ben rappresentata dallo slogan (it’s time for a bridge) e dal logo  (un ponte a tre archi) opera dell’agenzia pubblicitaria Livraghi, Ogilvy & Mather che all’epoca lavorava sia per Olivetti che per AT&T e che si occupò anche del lancio internazionale di UNIX (proprietà, appunto, di AT&T).   Open System Architecture significava immaginare un insieme di hardware, software e – soprattutto – progettazione, in grado di consentire l’interazione fra mondi proprietari e mondi “aperti”. 

Tutto ciò accadeva sostanzialmente in contemporanea con la nascita della Free Software Foundation di Stallman, e con un notevole anticipo sulla Open Source Initiative  di Bruce Perens ed Eric Raymond oltre dieci anni dopo. Ma con l’uscita di Vittorio Cassoni (prematuramente scomparso a 51 anni, nel 1992) da Olivetti, il progetto si indebolì progressivamente fino a morire, a vantaggio di soluzioni proprietarie. Anche in questo caso – come molti altri a venire – un’idea geniale era nata nel momento giusto ma nel posto (purtroppo) sbagliato…

Nel frattempo la FSF aveva già ricreato moltissimi programmi ivi compresi tutti i comandi UNIX standard come la famosissima BASH. Dal MIT arriva invece X Windows System, un’interfaccia grafica anch’essa da tempo disponibile e subito diventata uno standard nei sistemi UNIX. Su Xfree o X11, il motore che si occupa di disegnare la grafica a basso livello, si appoggiano tantissime GUI (Graphical User Interface) anch’esse distribuite con licenza GNU GPL. Ovviamente anche X Windows, “X” per gli amici, era liberamente distribuibile secondo una licenza molto simile alla GPL.

L’unica cosa che mancava alla FSF era un kernel rilasciato con licenza GNU GPL che potesse ospitare tutti gli altri comandi e i programmi già creati dagli hacker di tutto il mondo. Stallman, infatti, non intendeva usare lo BSD UNIX  (il sistema operativo realizzato nell’università di Berkeley, California) che era regolato da un licenza d’uso estremamente libera e dunque non in grado di realizzare il ferreo controllo sulla proprietà intellettuale di cui lo stesso Stallman aveva bisogno per i suoi scopi. La licenza d’uso di BSD, infatti, è meno restrittiva della GPL di Stallman e consente, fra l’altro, la distribuzione dei soli codici oggetto invece di obbligare alla diffusione dei sorgenti, come invece fa la GPL.

È a questo punto che entra in gioco uno studente universitario finlandese Linus Torvald che in un pomeriggio piovoso dell’Aprile del 1991 si mise in testa di verificare le potenzialità del suo nuovo 386, solo che invece di usare un volgarissimo benchmark pensò bene di scriversi da solo un Kernel UNIX-like!

Il risultato degli sforzi di Torvald coinvolse ed entusiasmò moltissimi programmatori in giro per il mondo, specie in ambito universitario, che iniziarono a scrivere utility attorno al nucleo originario e nel giro di un anno il Kernel era diventato un vero e proprio sistema operativo in grado di far girare moltissime applicazioni.

Nel novembre del 1991 uscì la versione 0.01 e nel giro di poco tempo altre due, nel novembre dello stesso anno venne rilasciata la versione 0.10 e nel gennaio del 1992 uscì la prima versione distribuita anche al pubblico, la 0.12.

Il progetto Linux è realmente qualcosa che abbatte i confini fra le nazioni e le barriere fra le persone, tutti possono contribuire allo sviluppo e nei modi più diversi, migliorando il kernel o scrivendo nuove applicazioni o ancora tradurre la documentazione tecnica nel maggior numero di lingue possibile.

Dall’unione di kernel, applicazioni GNU e X Windows nacque Linux un sistema operativo completo, ora stabile, funzionante, liberamente distribuibile e a 32 bit sul serio (anche se non all’altezza di BSD, che però rimaneva un sistema per “iniziati”, e dunque molto ostico per un neofita).